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    Caffè macinato per prevenire l’ipertensione.

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    Si dice solitamente di non fare largo consumo di caffè macinato soprattutto per chi soffre di malattie cardiovascolari. Tutto questo è vero? Scopriamo cosa dicono gli ultimi studi in materia.

    Per chi soffre di malattie riguardanti la pressione o il cuore solitamente i medici consigliano una totale eliminazione dalla dieta di caffè macinato. Questa affermazione è parzialmente vera. Dagli ultimi studi è emersa una parziale contraddizione in questa affermazione. Il consumo di caffe non deve essere completamente eliminato dalla dieta.

    Una ricerca condotta dall’Università di Napoli ci comunica che più di tre tazzine al giorno hanno un effetto protettivo per la salute cardiovascolare. Quindi possiamo dire che non è necessario eliminare completamente il caffè dalla dieta ma che basterebbe mantenere delle dosi moderate durante la giornata per non provocare danni alla salute.

    Questa ricerca è stata effettuata su un campione di circa 200 mila persone di età compresa tra 3 e 33 anni. Tra questi soggetti troviamo un campione affetto da ipertensione e un campione totalmente sano. Per ottenere dei buoni risultati sono stati effettuati test ad entrambi i campioni in periodi diversi della giornata.

    I risultati della ricerca fanno emergere un’associazione positiva tra assunzione del caffè macinato e prevenzione dell’ipertensione.

    I ricercatori ipotizzano che la caffeina determini un incremento solo a breve termine della pressione. Ciò avviene principalmente sui soggetti che soffrono di ipertensione. In più, esercita anche un effetto diuretico e natriuretico, ovvero che facilità l’eliminazione di sodio con l’urina.

    A contribuire agli effetti benefici del caffè inoltre sia le fibre solubili presenti che, unite a potassio e magnesio, mantengono l’equilibrio pressorio; sia la presenza della trigonellina che modula in positivo il metabolismo degli zuccheri, aiutando la riduzione del numero di cellule adipose. C’è da specificare però che l’effetto protettivo assume significatività statistica a partire da tre tazze di caffè al giorno, non di meno.

    Non è quindi possibile stabilire una certa correlazione di tipo causa-effetto ma, si può sostenere che, il consumo abituale di caffè abbia un effetto favorevole sulla salute cardiovascolare, soprattutto dal punto di vista della pressione.

     

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